
Crollo dell’ego e depersonalizzazione
Con l’avvento delle tecnologie elevate a sistema in un mondo che appare essere sempre più la brutta copia di se stesso l’importante è restare sul pezzo. Qualsiasi cosa accada.
Molti soggetti che si affacciano alla professione della consulenza e dell’imprenditore in genere cadono colpiti da attacchi collaterali e diretti e da una scarsa comprensione d’insieme di quello che gli accade intorno.
Non è infatti semplice comprendere le dinamiche soprattutto psicologiche che attraversano la mente di soggetti anche molto preparati nel momento in cui subiscono un attacco interno od esterno.
È fondamentale restare sul pezzo anche quando si fanno degli errori o non si è troppo convinti delle proprie opinioni.
Tanto il richiamino “social” a quello che si è detto o pensato avverrà sempre da parte dei detrattori che faranno carte false per rimarcare l’infelice uscita o l’errore fatto. È parte del gioco e della società moderna. Cane mangia cane.
Il nemico numero 1 è l’insicurezza e la relativa paura di commettere errori.
Ma questo non è importante. Tutti commettono errori. Tutti possono imparare dagli errori commessi. Tutti possono elevarsi, molto spesso nelle/dalle difficoltà. Non è assolutamente vero, che le idee più brillanti nascano da condizioni nella “zona di comfort“. In molti casi è vero il contrario.

Nell’epoca della Guerra Cognitiva dove il terreno di battaglia del XXI secolo è il tuo cervello sarà molto più difficile combattere in favore della libertà personale e sociale.
L’espressione delle proprie idee deve rimanere un “must” della libertà. Questo concetto molto lontano da politica e dai governi che vede “tristi attori recitare un copione” deve discostarsi completamente da quello che i condizionamenti sociali e psicologici vogliono imprintare sul singolo e sulle società.
Per essere un grande uomo non devi far parte del pensiero comune, della massa, del “linguaggio comune”. Devi poter avere la libertà di dire tutto quello che pensi, anche se questo ti creerà molti nemici. Questi ultimi sono infatti intercambiabili, arrivano e mutano nel trasformismo dell’opinione corrente e soprattutto sono pavidi.
Mantenere un ego alto, un’elevata convinzione dei propri mezzi e delle proprie capacità renderà il campo della battaglia cognitiva più complesso per chi performa l’attacco.
Stesso discorso per la depersonalizzazione, attraverso la quale si vuole abbattere l’avversario con l’utilizzo di false flag e inganni.
Quindi ricordate, restate sul pezzo anche se non siete performanti o avete la sensazione di essere poco competitivi. Ne va della credibilità e della crescita personale, delle vostre capacità di problem solving e della vostre pianificazioni strategiche, i punti cardine sul quale si fondano ogni grande idea e quindi ogni grande imprenditore.
Inoltre non fatevi abbattere dalla visione comune del “non sai fare” o del “non sei capace” creata per distruggervi. Nessuno saprà mai fare prima di fare….ovviamente!
Quindi, riassumendo, dite la vostra, avendo il coraggio di sbagliare. Più che umano, è fisiologico!